La famiglia Cascella

Basilio

1860 – 1950

Basilio Cascella nasce a Pescara nel 1860. Partito giovanissimo per Roma in cerca di fortuna, scopre la potenza espressiva della litografia. Dopo anni di peregrinazione per l’Italia torna a Pescara dove fonda lo stabilimento cromolitografico e sperimenta tecniche innovative. 

È lì che inizia a formare una nuova generazione di artisti con i suoi figli e nipoti.

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Basilio

1860 – 1950

Basilio Cascella nasce a Pescara nel 1860. Partito giovanissimo per Roma in cerca di fortuna, scopre la potenza espressiva della litografia. Dopo anni di peregrinazione per l’Italia torna a Pescara dove fonda lo stabilimento cromolitografico e sperimenta tecniche innovative. 

È lì che inizia a formare una nuova generazione di artisti con i suoi figli e nipoti.

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Tommaso

1890 – 1968

Tommaso Cascella è il primogenito di Basilio, nasce a Ortona nel 1890 e si forma artisticamente con il padre.

Esordisce a Milano e ottiene riconoscimenti internazionali, tra cui la Biennale di Venezia. Collabora a grandi opere pubbliche e, durante la Seconda Guerra Mondiale, lavora come disegnatore ufficiale.

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Tommaso

1890 – 1968

Tommaso Cascella è il primogenito di Basilio, nasce a Ortona nel 1890 e si forma artisticamente con il padre.

Esordisce a Milano e ottiene riconoscimenti internazionali, tra cui la Biennale di Venezia. Collabora a grandi opere pubbliche e, durante la Seconda Guerra Mondiale, lavora come disegnatore ufficiale.

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Michele

1892 – 1989

Michele Cascella è artista conosciuto e stimato a livello internazionale. La madre avrebbe voluto indirizzarlo verso la carriera ecclesiastica, ma spinto dalla tenacia del padre Basilio decise di seguire un destino differente, seguendo il suo amore per l’arte.

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Michele

1892 – 1989

Michele Cascella è artista conosciuto e stimato a livello internazionale. La madre avrebbe voluto indirizzarlo verso la carriera ecclesiastica, ma spinto dalla tenacia del padre Basilio decise di seguire un destino differente, seguendo il suo amore per l’arte.

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Gioacchino

1903 – 1982

Gioacchino nasce nel 1903 e inizia la sua carriera artistica a 15 anni sotto la guida del padre Basilio. Si specializza nell’arte della ceramica, influenzato dall’esperienza a Rapino (CH) con i fratelli.

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Gioacchino

1903 – 1982

Gioacchino nasce nel 1903 e inizia la sua carriera artistica a 15 anni sotto la guida del padre Basilio. Si specializza nell’arte della ceramica, influenzato dall’esperienza a Rapino (CH) con i fratelli.

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Andrea

1919 – 1990

Sotto la guida del padre Tommaso e del nonno Basilio, Andrea inizia con la pittura e l’arte ceramica. L’artista si afferma come scultore negli anni ’50 e raggiunge la maturità artistica negli anni ’60 prendendo a modello Medardo Rosso e Constantin Brancusi.

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Andrea

1919 – 1990

Sotto la guida del padre Tommaso e del nonno Basilio, Andrea inizia con la pittura e l’arte ceramica. L’artista si afferma come scultore negli anni ’50 e raggiunge la maturità artistica negli anni ’60 prendendo a modello Medardo Rosso e Constantin Brancusi.

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Pietro

1921 – 2008

Come il fratello Andrea, Pietro si forma sotto la guida del padre Tommaso e del nonno Basilio. Dopo gli anni ‘40 si dedica principalmente alla scultura utilizzando marmo e pietra. Qui inizia la sua stagione più ricca, durante la quale tiene mostre personali nelle più importanti gallerie di tutto il mondo.

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Pietro

1921 – 2008

Come il fratello Andrea, Pietro si forma sotto la guida del padre Tommaso e del nonno Basilio. Dopo gli anni ‘40 si dedica principalmente alla scultura utilizzando marmo e pietra. Qui inizia la sua stagione più ricca, durante la quale tiene mostre personali nelle più importanti gallerie di tutto il mondo.

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Tommaso Jr.

1951

Primogenito di Pietro, Tommaso Junior si forma fin da piccolo nell’ambiente artistico familiare. Si avvicina presto alla pittura materica e alla scultura creando opere che hanno successo sia in Italia sia all’estero.

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Jacopo

1972

Figlio di Pietro Cascella e Cordelia von den Steinen, Jacopo è scultore, pittore e incisore. Attraverso uno stile favolistico-narrativo, racconta il mondo interiore e la sua relazione con la memoria familiare e il territorio.

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Marco

1940

Unico figlio di Andrea Cascella, Marco è medico e pittore. La sua arte nasce dall’osservazione scientifica del mondo microscopico e si sviluppa in una pittura astratta e luminosa.

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Matteo Basilé

1974

Artista contemporaneo tra i più riconosciuti della sua generazione, Matteo Basilé si è imposto sullo scenario internazionale come precursore dell’arte digitale. La  modernità delle sue opere richiama lo stesso spirito pionieristico ed intuitivo che caratterizzò l’operato di Basilio Cascella più di un secolo prima.

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Davide Sebastian

1981

Secondogenito di Tommaso Jr, Davide Sebastian si esprime attraverso videoarte, fotografia e ricerca ambientale. Tramite le sue opere analizza le modificazioni e le contaminazioni praticate dall’uomo sull’ambiente.

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Tommaso Jr.

1951

Primogenito di Pietro, Tommaso Junior si forma fin da piccolo nell’ambiente artistico familiare. Si avvicina presto alla pittura materica e alla scultura creando opere che hanno successo sia in Italia sia all’estero.

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Jacopo

1972

Figlio di Pietro Cascella e Cordelia von den Steinen, Jacopo è scultore, pittore e incisore. Attraverso uno stile favolistico-narrativo, racconta il mondo interiore e la sua relazione con la memoria familiare e il territorio.

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Marco

1940

Unico figlio di Andrea Cascella, Marco è medico e pittore. La sua arte nasce dall’osservazione scientifica del mondo microscopico e si sviluppa in una pittura astratta e luminosa.

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Matteo Basilé

1974

Artista contemporaneo tra i più riconosciuti della sua generazione, Matteo Basilé si è imposto sullo scenario internazionale come precursore dell’arte digitale. La  modernità delle sue opere richiama lo stesso spirito pionieristico ed intuitivo che caratterizzò l’operato di Basilio Cascella più di un secolo prima.

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Davide Sebastian

1981

Secondogenito di Tommaso Jr, Davide Sebastian si esprime attraverso videoarte, fotografia e ricerca ambientale. Tramite le sue opere analizza le modificazioni e le contaminazioni praticate dall’uomo sull’ambiente.

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Basilio Cascella

1860-1950

Basilio nasce a Pescara il 2 ottobre 1860 da Marianna Siciliano e Francesco Paolo Cascella. Passa la sua adolescenza a Ortona in provincia di Chieti. Nel 1876 a soli 16 anni decide di tentare la fortuna a Roma, dove inizia a lavorare da apprendista nello stabilimento litografico di Luigi Salomone.

Dopo tre anni va a Napoli e poi a Pavia.

Nel 1881 si stabilisce a Milano, apre un proprio laboratorio litografico, e inizia a sperimentare con la pittura.

Torna definitivamente in Abruzzo nel 1895, quando fonda a Pescara lo stabilimento cromolitografico. Qui comincia a sperimentare percorsi artistici e tecnici diversi.

Nasce infatti “Illustrazione Abruzzese”, un’elegante rivista di arte e letteratura. Fra il 1899 ed il 1904 stampa materiali pubblicitari, come manifesti, etichette, illustrazioni di vario genere e numerose serie di cartoline illustrate.

Realizza alcuni quadri importanti, come “II bagno della pastora” (1900).

Dal 1907 l’artista si dedica alla formazione dei figli Tommaso e Michele. Apre uno studio a Milano e avvia con i figli un’intensa produzione, esponendo a Torino nel 1908, a Parigi nel 1909, a Milano nel 1910, a Roma nel 1911, a San Paolo del Brasile e a Pescara nel 1913.

Tornato a Pescara, lascia per sempre l’arte litografica per dedicarsi alla ceramica e nel 1917 si trasferisce con i figli Tommaso, Michele e Gioacchino a Rapino, dove apprende e migliora questa tecnica nella bottega di Fedele Cappelletti.

Nel 1948 espone a Milano con la presentazione di Giorgio De Chirico.

Muore a Roma nel 1950 a novant’anni.

Tommaso Cascella

1890 – 1968

Primo figlio di Basilio, Tommaso nacque a Ortona, in provincia di Chieti, nel 1890.

Si forma alla scuola del padre e, dopo alcune esperienze fuori regione e all’estero, torna a lavorare nello studio di famiglia.

Esordisce a Milano nel 1907 con una mostra insieme al fratello Michele. Espone poi a Parigi, Londra, San Paolo del Brasile. È tra i vincitori della Biennale di Venezia del 1932.

Nel 1914 è corrispondente di guerra per la rivista del padre “La Grande Illustrazione”.

Collabora con il padre alla realizzazione delle monumentali decorazioni in ceramica del Sacrario di Bocca di Valle a Guardiagrele e delle Terme di Montecatini e alla realizzazione di affreschi nel Palazzo Reale di Bolzano (1934).

Anche durante la seconda guerra mondiale è di nuovo incaricato come disegnatore ufficiale. Finita la guerra diventa insegnante negli Istituti d’Arte di Penne, in provincia di Pescara e a Chieti.

Tra le sue opere, molte conservate in questo Museo, ricordiamo “L’allegoria della Provincia” nella sala consiliare del Palazzo della Provincia di Chieti.

Nell’ultima parte della sua vita, si dedica particolarmente alla pittura su maiolica, arte appresa insieme al padre nel periodo di permanenza a Rapino. La pittura su maiolica gli aveva procurato negli anni ’20 un notevole successo in varie edizioni della Biennale internazionale delle arti decorative di Monza.

Trascorre i suoi ultimi anni a Pescara, dove continua a lavorare nell’antico stabilimento cromolitografico che donerà al comune di Pescara per farlo diventare un museo. Muore nel 1968.

Michele Cascella

1892 – 1989

Michele nasce a Ortona nel 1892 e si forma sotto la guida del padre Basilio. Già nel 1907 espone le sue opere con successo a Milano, dove conosce il poeta Clemente Rebora e la scrittrice Sibilla Aleramo. Fa un’altra esposizione a Parigi nel 1909-1910.

Durante la prima guerra mondiale, realizza disegni sulla vita militare che espone nel 1917 a Milano e nel 1919 a Genova.

Anch’egli condivide con il padre e i fratelli l’esperienza dell’arte ceramica a Rapino, durata due anni ma che resta marginale nella sua carriera artistica.

È presente alla Biennale di Venezia dal 1928 al 1942 e tiene mostre personali a Bruxelles, Londra, Johannesburg e più volte a Parigi. Qui nel 1937 gli viene assegnata la medaglia d’oro all’Esposizione Internazionale.

Nel 1939 collabora con il padre e il fratello Tommaso alla realizzazione dei cartoni per il mosaico della Stazione Marittima di Messina.

Nel secondo dopoguerra, soggiorna a lungo in California. Presenta la sua ricca produzione in diverse altre mostre personali a Buenos Aires, Lugano, Marsiglia, Londra.

Negli ultimi decenni della sua lunga esistenza trascorre periodi in California, in Toscana, a Portofino, a Ortona e a Milano, dove muore nel 1989.

Gioacchino Cascella

1903-1982

Gioacchino nasce a Pescara nel 1903.

Anch’egli è allievo del padre e, dopo aver iniziato studi tecnici, intorno ai quindici anni inizia la carriera artistica.

Quando è ancora molto giovane, condivide questa esperienza artistica con i fratelli a Rapino, un paese in provincia di Chieti. Questo fatto condiziona le sue scelte successive e lo incoraggia a specializzarsi nell’arte della ceramica.

Espone le sue ceramiche per la prima volta nel 1923 al Circolo cittadino di Mantova e prosegue poi con altre mostre cui partecipa assieme ai fratelli e al padre.

Collabora anche alla realizzazione dei grandi pannelli decorativi delle Terme di Montecatini fra il 1926 e il 1927.

Nel 1934 espone le sue opere in un’importante personale a Roma.

Si ritira definitivamente a Rapino e si dedica alla creazione di esemplari in ceramica dipinta che costituiscono senza dubbio l’elemento più importante della sua storia artistica.

A Rapino muore nel 1982.

Andrea Cascella

1919-1990

Andrea è figlio di Tommaso e nasce a Pescara nel 1919.

Sotto la guida del padre e del nonno Basilio, inizia con la pittura e l’arte ceramica e riesce ad avere a quindici anni una borsa di studio all’Istituto Statale d’Arte di Faenza. È in questa città che ottiene il suo primo riconoscimento, vincendo una sezione del II Concorso Nazionale della Ceramica.

Dopo la seconda guerra mondiale, si dedica per alcuni anni alla ricerca nel settore della decorazione su ceramica, in collaborazione con il fratello Pietro, la cognata Annamaria Cesarini Sforza e il pittore Fabio Rieti. Espone i suoi lavori per la prima volta alla Biennale di Venezia del 1950.

A partire dagli anni ’50, Andrea si dedica alla scultura, utilizzando il marmo e la pietra. Nel 1958 vince insieme al fratello e all’architetto La Fuente il concorso internazionale per il monumento di Auschwitz, mentre fra il 1961 e il 1962 è chiamato a realizzare per i palazzi dell’Olivetti un altorilievo a Dusseldorf e un bassorilievo a Buenos Aires.

Gli anni ’60 segnano la sua maturità artistica, con la vittoria del Gran Premio per la scultura alla Biennale di Venezia del 1964, grazie alla scultura “II cavaliere nero” ora esposta in questo Museo.

Espone in numerose mostre personali a Roma, Venezia, Milano, Londra, Tokyo, Chicago, Los Angeles. Nel 1980 diventa direttore dell’Accademia di Brera. Muore a Milano nel 1990.

Pietro Cascella

1921-2008

Pietro è figlio di Tommaso e nasce a Pescara nel 1921.

Durante il periodo della prima formazione nella bottega di famiglia si occupa di grafica e pittura; alcune di queste prime opere sono esposte nel museo.

Nel 1938 si trasferisce a Roma, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti seguendo i corsi di Ferruccio Ferrazzi.

Partecipa per la prima volta alla Quadriennale di Roma nel 1943 e alla Biennale di Venezia nel 1948.

Sperimenta l’arte ceramica dopo il 1945, anche in collaborazione con il fratello Andrea, poi si dedica principalmente alla scultura e utilizza come materiali il marmo e la pietra.

Qui inizia la sua stagione più ricca, durante la quale tiene mostre personali nelle più importanti gallerie di tutto il mondo come a Roma, Parigi, New York, Monaco di Baviera.

Nel 1965 realizza il monumento per i caduti di Auschwitz, modificando il progetto prima realizzato insieme al fratello Andrea e all’architetto La Fuente.

A partire dagli anni ’70, ha realizzato sculture monumentali, quali “L’Europa” a Strasburgo, “L’Arco della Pace” a Tel Aviv, il monumento a Mazzini a Milano, “La Porta della Sapienza” a Pisa, “L’Agorà” all’Università di Chieti, “La nave” sul lungomare di Pescara.

Muore a Pietrasanta nel 2008.

Tommaso Jr. Cascella

1951

Tommaso Junior Cascella nasce a Roma nel 1951, figlio di Pietro Cascella e Annamaria Cesarini Sforza. Riceve fin da piccolo l’imprinting artistico che contraddistingue la famiglia, e si avvicina presto alla pittura materica e alla scultura. Fonda una stamperia e una casa editrice, diventando promotore di cultura oltre che artista.

Le sue opere sono caratterizzate da un uso poetico della materia, del colore e del segno. Dipinge e modella come se scrivesse, utilizzando simbologie che collegano epoche e narrazioni antiche a visioni contemporanee. Ne sono esempio opere come Tempo Mitico (1986), Antico (1977), e Il Cantiere dei Profeti (1987), che raccontano un tempo mitico, stratificato, spirituale.

Tommaso ha esposto in numerose gallerie in Italia e all’estero, e oggi vive e lavora a Bomarzo, dove continua la sua ricerca. Al primo piano del Museo Civico Basilio Cascella sono custodite diverse sue opere, testimonianza della sua lunga e fertile carriera.

Jacopo Cascella

1972

Jacopo nasce nel 1972 e si forma inizialmente in famiglia, per poi proseguire gli studi presso l’Accademia di Firenze. Insegna per un periodo all’Accademia di Brera, a Milano. Le sue opere, come Minotauro (1977), testimoniano un forte legame con il simbolismo medievale e la pittura narrativa.

Le sue parole riassumono bene la sua visione: «Penso alla figura di artista come alla figura di tramite che racconta il mondo dello spirito». Lavora tra mito, spiritualità e arte simbolica, mantenendo vivo il legame con le radici della famiglia Cascella.

Marco Cascella

1940

Marco Cascella si avvicina alla pittura dopo aver intrapreso la carriera medica. L’uso del microscopio diventa per lui uno strumento artistico: dai dettagli cellulari nasce un universo pittorico. Le sue prime opere sono piccole forme geometriche colorate, che evolvono in composizioni sempre più complesse.

L’opera Combattimento virtuale (1994), presente al Museo, esprime questo passaggio tra scienza e immaginazione. In un’intervista afferma: «La pittura è per me un equilibrio tra il dentro e il fuori, come navicelle spaziali verso il punto della nostra salvezza».

Ha esposto le sue opere in mostre personali e ha partecipato a numerose mostre collettive.

Matteo Basilé

1974

Nato a Roma nel 1974, Matteo Basilé (figlio di Tommaso Jr) sceglie di onorare il capostipite Basilio Cascella firmando con il nome Basilé. Comincia la sua attività artistica nei primi anni ’90. Le sue opere fondono fotografia, storia e cultura con riferimenti rinascimentali, teatrali e cinematografici.

Il Peso delle Cose (2005), conservata al Museo Civico Basilio Cascella, è un dittico fotografico che indaga il confine tra corpo e spirito, follia e santità. Le sue immagini, stampate su materiali industriali, uniscono una dimensione concettuale a una carica visiva potente. Le sue opere sono esposte in gallerie e musei internazionali e presenti in importanti collezioni.

Per Matteo, «il Museo Civico Basilio Cascella ha il potenziale per diventare un faro culturale», dove tradizione e innovazione possano incontrarsi in un museo vivente.

Davide Sebastian

1981

Nato a Roma nel 1981, Davide Sebastian si forma all’Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie. Dopo gli studi, collabora con il laboratorio Cromosoma di Matteo Basilé e Rafael Pareja dove nel 1997 era stato concepito il movimento di arte digitale in Italia. La sua indagine si indirizza fin dagli esordi tra le relazioni che intercorrono tra uomo e natura, scienza e artificio.

La sua opera presente in museo Albero da 1.7 Tesla, una stampa lambda su alluminio, parte del Tesla Project, riflette sulle presenze artificiali nel paesaggio naturale. Il suo lavoro fonde scienza, ecologia e riflessione estetica. Dal 2010 è impegnato nel progetto La Venticinquesima Ora, incentrato sulla memoria e la rappresentazione del tempo.